L’Età in più de Marina Piazza

L’età in più 

In questa «narrazione in fogli sparsi» l’autrice racconta i movimenti del pensiero, della memoria e della vita partendo dai suoi «anni in più». Il vissuto lavorativo e di ricerca a contatto con le altre e la sua esperienza di mamma e di nonna vengono intessuti in una trama disegnata dal tempo per continuare a riflettere insieme, con vera autenticità.
Marina Piazza riattraversa con uno sguardo critico e interpretativo situazioni, sentimenti, incontri che hanno rappresentato momenti di crescita, di confronto e anche di conflitto. Non si tratta, tuttavia, di una prospettiva esclusivamente autobiografica: la riflessione su di sé porta l’autrice a considerazionigenerali e generalizzabili, che danno il senso al fare di una generazione e di un universo femminile sempre alle prese con un mondo in continua trasformazione. Nel testo finiscono così per alternarsi narrazioni, parti saggistiche e pagine di diario, in un intreccio e in un ritmo serrati.

Fue un poco por casualidad por lo que descubrimos este libro que me parece que es muy interesante y voy a explicar el por qué.
Leyendo la presentación que hacía el periódico, no me parecía muy atractivo, pensaba como hombre, que se trataba del miedo que suelen tener las mujeres por el envejecimiento. Pero buscábamos algo que hacer y nuestra amiga Raffaella nos propuso que fueramos juntos, así que fuimos a la Feltrinelli de via Manzoni donde se hacía la presentación.
En primer lugar pienso que las fotos que hice durante la presentación hablan por si solas: Marina Piazza y su amiga lectora, son unas bellas personas, en el sentido proprio y figurado. Nos habló de cómo se vive la «Etá in più», es decir lo que le queda por vivir a una persona que ha completado su vida y que no espera mucho más, (eso lo describe bastante bien, el resumen que hace la editorial), pero no es que el libro sea solamente autobiográfico o reservado a las mujeres, es un tema universal que puede interesar mucho también a los jóvenes. Ellos tienen todavía la posibilidad de influir en el recorrido que tienen delante de ellos.
Es un mensaje de felicidad y de esperanza en la vida y en el futuro, en cuanto pueda, lo voy a leer.
Querría también dejar un mención para la lectora, su amiga, también ella jubilada, que dió vida a las palabras de Marina en un modo extraordinario.

Fu un pò per casualità che scoprimmo questo libro che me sembra che è molto interessante e ora spiegherò il perché.
Leggendo la presentazione che faceva il giornale, no mi sembrava molto attrattivo, pensavo come uomo, che si trattava della paura che di solito hanno le donne per l’invecchiamento. Pero cercavamo qualcosa a fare e nostra amica Raffaella ci proposero di andare insieme, quindi andammo alla Feltrinelli di via Manzoni dove si faceva la presentazione. In primo luogo penso che le foto che feci durante la presentazione parlano da sole: Marina Piazza e su amica lettrice, sono delle belle persone, nel senso proprio e figurato. Ci parlò di come si vive la «Etá in più», ciò è ciò che le rimane a vivere ad una persona che ha completato sua vita e che no spera molto di più, (esto lo descrive abbastanza bene, il riassunto che fa la casa editrice), pero non è che il libro sia soltanto autobiografico o riservato alle donne, è un tema universale che può interessare molto anche i giovani. Loro hanno ancora la possibilità d’influire nel percorso che hanno davanti a loro.

È un messaggio di felicità e di speranza nella vita e nel futuro, appena posso, lo leggerò.
Vorrei anche lasciare un menzione per la lettrice, sua amica, anche lei in pensione, che diede vita alle parole di Marina di una maniera straordinaria.

Ce fut un peu par hasard que nous découvrîmes ce livre qui me semble être fort intéressant et je vais expliquer pourquoi.
En lisant la présentation qu’en faisait le journal, il ne me paraissait guère très attirant, je pensais en tant qu’homme, qu’il s’agissait de la peur qu’on d’habitude les femmes devant le vieillissement. Mais nous cherchions quelque chose à faire et notre amie Raffaella nous proposa d’y aller ensemble, ainsi que nous nous rendîmes à la Feltrinelli de via Manzoni où se tenait la présentation.
En premier lieu je pense que les fotos que je fis durant la présentation parlent par elles seules: Marina Piazza et son amie lectrice, sont de belles personnes, au sens propre et au figurés. Elle nous parla de comment se vit la «Etá in più», c’est à dire ce qu’il reste à vivre à une personne qui a complété sa vie et qui n’espère plus grand chose de plus, (cela le décrit assez bien, le résumé que fait l’éditeur), mais ce n’est pas que le livre soit seulement autobiographique ou réservé aux femmes, c’est un thème universel qui peut intéresser beaucoup même les jeunes. Ils ont encore quant à eux la possibilité d’influer sur le parcours qu’ils ont devant eux.

C’est un message de bonheur et d’espérance dans la vie et dans le futur, dès que je pourrai, je vais le lire.
Je voudrais aussi laisser un mention pour la lectrice, son amie, elle aussi pensionnée, qui donna vie aux paroles de Marina d’une façon extraordinaire.